da "La verità che non sapete"
nei paesi islamici non c'è spazio per altre religioni
Quando si parla del rapporto fra libertà religiosa e islam, una cosa è la teoria e l’altra è la pratica. La legge dell’islam, la sharia, permette ai «popoli del Libro», i cristiani e gli ebrei, la pratica privata del culto ma non il proselitismo. Le genti «del Libro» sono nella condizione precaria di dhimmi, «protetti». Quanto ai seguaci di religioni non «del Libro», non godono neppure della libertà di culto. Proprio perché si ritiene che il marito influisca sulla fede della mogli, la sharia autorizza un musulmano a prendere una moglie «del Libro», mentre un uomo cristiano o ebreo non può sposare una donna musulmana.
venerdì 29 febbraio 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento