Azzurro
da "E' sul web il film anti-Corano, si temono attentati".
Già il mio precedente post sull'argomento aveva provocato forti reazioni di qualcuno, in pratica ero stato tacciato di ipocrisia.
Mi si accusava di essere un benpensante ed un ometto di sinistra; poco m' importa.
Per me rimane sempre valida la considerazione che ci sono cose a cui l'occidente non si può piegare, che non può proibire semplicemente per decreto o per legge un libro o un film, cose a cui non può rinunciare.
Su queste idee si regge la nostra Democrazia ed a nessuno, nemmeno ad un Presidente delle Repubblica o ad un Primo Ministro, è permesso limitare il diritto di libertà del cittadino e dell'individuo.
Sta proprio qui il dilemma, il problema ed il motivo di incomprensione e di scontro, in questo semplice principio di libertà, che l'Islam non ha ancora compreso, che non rientra negli schemi mentali di quei popoli e di quella società.
Anche io la penso e giudico che "non è mai apprezzabile che vengano colpiti i sentimenti religiosi altrui", dico di più, aggiungo anche che non mi piace lo siano.
Aggiungo anche che il film mi pare superficiale, odioso, sciocco, e che non ho alcun desiderio di vederlo, che criticherei la sua uscita ed il suo messaggio, al pari e come ho criticato le stupide idee e posizioni di Calderoli sull'Islam.
Ma qui mi fermo, qui si fa largo quel principio di libertà che nemmeno io voglio intaccare ed a cui, come occidentale non riesco, non posso e non voglio rinunciare.
Quel principio è il fondamento della nostra democrazia, è il risultato di secoli di storia e di lotte che non posso dimenticare ed a cui anche l'Islam si dovrà piegare.
sabato 29 marzo 2008
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